Ci sono persone che preferiscono mettere tutti i piatti in lavastoviglie e altre che prediligono fare tutto a mano. Ognuno ha il suo metodo, messo da parte che per superare ciò che oggettivamente per molti è ritenuta una delle peggiori faccende domestiche, qual è il sistema migliore per salvaguardare l’ambiente e ridurre il consumo energetico e idrico? A dare una risposta c’ha pensato uno studio dove in parte è stato finanziato da Whirlpool. La ricerca è stata condotta in un laboratorio dell’azienda dove a 38 dipendenti è stato chiesto di lavare i piatti a mano e caricare una lavastoviglie. Alla conclusione delll’analisi è stato riscontrato che nella maggior parte dei casi, l’uso di una nuova lavastoviglie è più efficiente rispetto al lavaggio manuale.

Lavastoviglie più vendute

A volte a frenare il desiderio di acquistare una lavastoviglie è la mancanza di conoscenza dei dati, si pensa che mettendo in funzione l’elettrodomestico si verifichi un consumo esagerato di corrente, ma non è così. I problemi principali che si possono riscontrare impiegando una lavastoviglie nella pulizia dei piatti, sono il pre-risciacquo e l’asciugatura a caldo. Come ha mostrato lo studio, queste due operazioni si potrebbero anche eliminare dalla routine di lavaggio riducendo l’emissione di gas serra del 3% e dell’11%.

Con questi dati alla mano, chi è favorevole al lavaggio manuale sbaglia e probabilmente dovrebbe optare per l’acquisto di una lavastoviglie o perlomeno caricarla più di frequente. Con il lavaggio manuale si è per lo più portati a lasciare scorrere l’acqua durante la pulizia. Questo metodo, sempre secondo lo studio, ha prodotto 5.620 Kg di gas a effetto serra in 10 anni di lavaggio di 32 coperti a settimana. Una lavastoviglie adoperata nelle stesse condizioni ha emesso 2.090 Kg di emissioni. I gas serra associati a questa ricerca provengono dai piatti lavati a mano e principalmente dall’energia elettrica consumata per riscaldare l’acqua.

La preoccupazione della gente è il consumo energetico, ma in realtà a fare la grande differenza tra un lavaggio manuale e un ciclo di macchina è l’impiego di acqua. Anche in questo caso lo studio ha dimostrato che in 10 anni per il lavaggio a mano di 32 coperti a settimana sono stati usati circa 130 mila litri di acqua, mentre con l’impiego della lavastoviglie sono serviti circa 61.700 litri di acqua. In conclusione, una lavastoviglie utilizzata in modo corretto è capace di emettere il 63% in meno di emissioni nel suo intero ciclo di vita.

Qual è il metodo migliore per il lavaggio manuale

Chi predilige il lavaggio manuale dei piatti può tuttavia ridurre notevolmente l’emissione dei gas serra usando entrambe le vasche del lavandino. Occorre riempire una vasca con acqua calda e una con acqua fredda. Nella prima si procede alla pulizia delle stoviglie con lo strofinamento delle superfici, mentre nella seconda si fa il risciacquo. Alla fine i piatti si lasciano asciugare all’aria. Questo metodo produce 1.610 Kg di emissioni nell’arco di 10 anni e fra tutte le tecniche di lavaggio testate dai ricercatori, è quello meno dispendioso in termini di energia.

Qual è il metodo migliore per il lavaggio in lavastoviglie

Quando si sceglie una lavastoviglie occorre prestare attenzione all’efficienza energetica, perché l’unica maniera per tutelare l’ambiente è usare l’energia elettrica in maniera consapevole. Ridurre il consumo energetico comporta molti vantaggi come alleggerire le bollette e questo si può fare prestando attenzione a quale classe energetica appartiene l’elettrodomestico. Quando si parla di efficienza energetica di un elettrodomestico, s’intende il frazionamento della scala di consumi degli apparecchi secondo le norme di legge stabilite dall’Unione Europea.

É attraverso le classi energetiche che vengono formulati i consumi annuali espressi in kW. Prima di fare l’acquisto occorre leggere l’etichetta posta sulla lavastoviglie che indica a quale classe di efficienza energetica appartiene. Si va dalla lettera A+++ che sta ad indicare i consumi minimi fino alla lettera G che esprime i consumi massimi. L’etichetta prevede anche un sistema di colori dove il verde indica che si tratta di un apparecchio di massima efficienza energetica appartenente alla classe A fino al colore rosso che individua gli elettrodomestici che consumano maggiormente e che sono pertinenti alla classe G.

Le lavastoviglie ad alta efficienza energetica generalmente utilizzano meno acqua rispetto al lavaggio a mano e anche meno energia. La pompa di ricircolo della lavastoviglie spruzza una piccola quantità d’acqua ovunque. Sia l’energia della pompa che quella per il riscaldamento dell’acqua sono piuttosto ridotti. Se viene eseguito il pre-risciacquo o dopo il ciclo di lavaggio le stoviglie non sono pulite ma si intravede ancora qualche incrostatura e vengono di nuovo rimesse a lavare, il livello di efficienza del ciclo di pulizia in lavastoviglie può precipitare.

Lo stesso vale se prima i piatti vengono risciacquati sul lavandino e poi messi in lavastoviglie, sono dei passaggi che non abbattono i consumi idrici e energetici, tanto vale lavare i piatti a mano usando il metodo descritto in precedenza.

La lavastoviglie utilizza in media 6 litri di acqua per ciclo, mentre
Il rubinetto medio eroga circa 7 litri di acqua al minuto. Quindi se si riesce a lavare e a risciacquare 8 coperti senza mettere in funzione il rubinetto per più di 2 minuti, potrebbe essere vantaggioso lavare i piatti a mano. Anche se viene usata l’acqua calda per lavare a mano i piatti, l’acqua non è abbastanza calda come quella di una lavastoviglie che raggiunge temperature di 140-145 gradi Fahrenheit. Le alte temperature di lavaggio riescono a rendere i piatti veramente privi di batteri, con il lavaggio a mano questo è impossibile perché la mani non sono in grado di sopportare temperature così elevate.

Ecco perché bisogna smettere di lavare i piatti a mano

Nonostante la prima lavastoviglie fu costruita nel 1850, ancora oggi in molti sono dell’idea che lavare i piatti a mano sia la scelta migliore e che una macchina non sia mai in grado di sostituire le capacità umane. La tecnologia mostra una realtà diversa. Le moderne lavastoviglie sono più veloci, più igieniche e molto migliori per l’ambiente, a tal proposito è opportuno sfatare il mito che il lavaggio a mano sia più pulito. La ricerca dimostra che le lavastoviglie sono molto più economiche da gestire e molto più efficienti in termini di energia e acqua. Con il lavaggio a mano è impossibile usare meno acqua di una macchina.

Un’altra cattiva abitudine di chi gestisce una lavastoviglie è quella di dare un rapido risciacquo ai piatti prima di caricarli. Se si possiede una lavastoviglie moderna occorre semplicemente raschiare via gli avanzi di cibo dai piatti. La maggior parte dei modelli sono dotati di sensori del suolo. A seconda di quanto sono sporchi i piatti programmano il ciclo di lavaggio più adatto.

L’unica occasione in cui non vale la pena utilizzare una lavastoviglie e prediligere la pulizia a mano è il prelavaggio dei piatti con acqua calda. In questo caso si avrà un approccio negativo sull’ambiente e un costo maggiorato di energia e acqua. Questo accade solo se si ha una lavastoviglie datata, che non è stata costruita secondo gli standard moderni.

Meglio la lavastoviglie o il lavaggio a mano